Noi adulti siamo blindati nella nostra quotidianità che spesso ci porta lontano da noi stessi.
La terapia del teatro, attraverso l’unione e lo scambio con le altre persone, compie la missione fondamentale: farci cambiare il punto di osservazione.
L’elasticità e la capacità di adattamento sono il simbolo della vita e ritrovarle, ci da’ la possibilità di esplorare attraverso i diversi punti di osservazione, noi stessi e superare i nostri limiti.
Quante volte abbiamo pensato : “Questa cosa io non la potrò mai fare, non sono in grado”.
Salire su un palco è la strada per rivoluzionare il nostro pensiero.
Ho sentito innumerevoli persone venute alla lezione prova dire : “Non posso salire sul palco subito, non so’ cosa dire, cosa fare”
La mia risposta è sempre la stessa: “Se hai sentito questa spinta, prenotato la lezione prova, hai preso la macchina e sei arrivato qui, vuol dire che hai seguito il tuo istinto, ora non ci mettere sopra i condizionamenti, la vergogna e il giudizio e pensa solo a divertirti, perché qui puoi fare tutto”
L’attimo dopo salgono sul palco, iniziano a parlare e portando loro stessi, inizia la loro azione teatrale.
Aderiscono perfettamente al palco e scoprono la loro dimensione creativa.
Questo semplicemente perché, a mio avviso, il teatro è per tutti.
La nostra fisicità, la nostra voce e il nostro bagaglio emotivo ci rendono unici e irripetibili.
Pur studiando le tecniche teatrali, il corso è incentrato sullo sviluppo di una forma di espressione istintiva e libera, svincolata da metodi preconfezionati o da schematici riferimenti stilistici.
Si lavora in maniera approfondita sullo studio del testo, sull’uso della parola, del suo significato intrinseco e sulla psicologia del personaggio.
Il tutto condito da un ingrediente fondamentale “La logica”.
Basta seguire la logica e le emozioni e il gioco è fatto.
Tutto ciò lavorando sempre con piccoli gruppi di persone, permettendo così di trarre davvero il meglio dal corso e ponendo davvero l’attenzione sui singolo.
Ogni volta si compie una magia e l’atmosfera che si crea nella sala di Io teatro è familiare e liberatoria.